Grandi Guys, in questo paragrafo vediamo il volume molare di un gas.
Benvenuta/o alle prime lezioni di questo corso di chimica.
Ti chiedo di avere un po’ di pazienza…si tratta delle prime lezioni realizzate e quindi, in alcuni casi, potresti trovare qualche “difetto” tecnico…ma vedrai che nei prossimi capitoli troverai tutto decisamente migliorato!
I gas dal punto di vista macroscopico hanno tutti lo stesso comportamento, che tuttavia risulta sensibile alle variazioni di temperatura e pressione.
La teoria cinetico-molecolare ne spiega la natura sulla base del modello dei gas ideali o perfetti.
le caratteristiche dei gas ideali sono le seguenti:
l’energia cinetica media delle particelle è proporzionale alla temperatura assoluta; non si attraggono reciprocamente;
sono puntiformi e il loro volume è trascurabile;
si muovono a grande velocità in tutte le direzioni con un movimento disordinato.
A STP (condizioni di temperatura e pressioni standard:0 °C e 1 atm) il volume molare dei gas è 22,4 L, ovvero una mole di qualsiasi gas occupa 22,4 L di volume.
Hai capito? Per ora prendi questa frase per vera e analizziamo qui sotto il perchè…
Partiamo subito analizzando i gas. L’esperienza pratica ci permette di dire che i gas non hanno nè volume nè forma propria e quindi un gas inserito dentro un contenitore andrà ad occupare tutto il volume a sua disposizione. Se il contenitore è a pareti rigide possiamo farci poco e il volume che il gas potrà sperimentare all’interno del contenitore sarà sempre lo stesso anche al variare della temperatura e della pressione. Se invece il contenitore è a pareti mobili la faccenda si fa più interessante e riusciamo a fare un paio di cose.
Prendiamo per il nostro esempio un palloncino e lo gonfiamo con esattamente 6,022 1023 atomi di Ar, cioè abbiamo inserito una mole di Argon. Il volume che si ottiene è di circa 20L. L’esperimento è stato condotto in una stanza ad alta pressione e a una data temperatura precisa.
Si ripropone lo stesso esperimento questa volta in una stanza con una temperatura maggiore e una pressione più bassa ma il volume che ottengo è maggiore, circa 22 L, anche se ho inserito sempre una mole esatta di Argon. Cos’è successo?
Le condizioni dell’ambiente determinano i parametri di un dato gas e questo lo sappiamo dalla Teoria dei Gas. La formula che ci viene in aiuto per chiarire il dilemma dei diversi volumi è l’equazione di stato dei gas perfetti:
P V = n R T
Questa elegante formula ci permettere di determinare le funzioni di stato di un gas ( temperatura, pressione e volume) se conosciamo il valore di almeno 2 delle grandezze elencate e il numero di moli totale. Una variazione di pressione e temperatura, a parità di moli, determinano un cambiamento nel volume del gas.
È quindi facilmente intuibile che le combinazione di T e P per un gas sono infinite ed è quindi lecito dire che un gas può avere infiniti valori di Volume Molare, per evitare tale inconveniente si è deciso a livello internazionale che quando parliamo di Volume Molare di un gas stiamo implicitamente considerando una T = 0 °C e una P = 1 bar, chiamate anche condizioni standard.
Usando l’equazione dei gas perfetti si arriva ad avere un volume pari a 22,414 L se consideriamo 1 mole di gas.
Abbiamo trovato che una mole di Ar nelle condizioni standard occupa un volume di 22,414 L e quindi possiamo anche dire che il Volume Molare è pari appunto a 22,414 L\mol. Tale risultato è valido solo per l’Argon oppure è possibile generalizzarlo a tutti i gas?
La risposta a questa domanda sta nella Legge di Avogadro. Dopo vari esperimenti con i gas, Avogadro arrivò a constatare che tutti i gas da lui studiati occupavano lo stesso volume a parità di numero di particelle. Non è la natura chimica del gas a determinare il volume molare ma è proprio il fatto di essere un gas che determina il valore.
Per esempio, se si hanno 2 palloncini, uno riempito di O2 e l’altro riempito di He e manteniamo identiche le condizioni ambientali si osserva che tutti e 2 i palloncini hanno lo stesso volume.
Possiamo capire tale risultato in 2 modi:
La legge di Avogadro ha però delle limitazioni quando si passa ad applicare tale legge alla realtà. Il modello di Avogadro è un’ottima approssimazione della realtà ma è sicuramente troppo ottimistico pretendere di descrivere tutti i gas con una semplice frase. La legge di Avogadro è rigorosamente valida per i gas ideali ma si scontra poi con la realtà; sappiamo che il mondo che ci circonda è composto da gas reali e che tali gas hanno particolari caratteristiche difficilmente descrivibili da una singola legge. Per questo motivo se nella realtà prendiamo una mole di CO2 nelle condizioni standard e ne misuriamo il volume otteniamo un valore leggermente diverso da 22,414 L. Questo è dovuto a forze di attrazione e repulsione che le vari particelle sentono con le vicine e fa discostare anche se di poco il valore da quello atteso.
Ovviamente se non diversamente espresso useremo sempre dire che il Vm di un gas nelle condizioni standard è di 22,414 L perchè è comodo ed è anche un’ottima approssimazione. Ricordiamoci che i gas che generalmente incontreremo sono molto simili ai gas perfetti.
Tale legge però perde di significato se ci troviamo a Pressioni altissime o temperature prossime a quelle di condensazione.
Ora che abbiamo visto gli argomenti del paragrafo tocca a te!
Sei pronto per entrare nel mondo della chimica? Bene allora togli ogni distrazione, spegni il cellulare e riguarda i video più volte finchè tutto non sarà chiaro.
Qui hai tutto quello che ti serve per iniziare bene il tuo percorso nel mondo della chimica e andare a the next level più velocemente.
Le lezioni fanno parte dei video non in elenco sul mio canale Youtube, quindi potrai guardarle solo attraverso questo paragrafo…
Ora non perdere altro tempo e guarda queste lezioni fondamentali.
Al tuo successo.
Un abbraccio,
Jessica